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I 100 linguaggi dei Bambini

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L’esperienza educativa reggiana si fonda su un’immagine di bambino dotato di cento linguaggi, di straordinarie potenzialità di sviluppo e soggetto di diritti, che apprende e che cresce nella relazione con gli altri.

Un bambino competente a relazionarsi con il mondo. Non conosce il mondo ma ha gli strumenti per conoscerlo e lo vuole conoscere. Lo conosce e conosce se stesso all’interno di questa relazione con il mondo.

Relazione in cui comunica con tutto se stesso e con i suoi “cento linguaggi”. Nel credere che il bambino  abbia in sé “cento linguaggi” compete all’adulto ascoltarli, riconoscerli, valorizzarli favorendo situazioni in cui possono emergere molteplici potenzialità.

Nessun ambito può e deve essere tralasciato: tutti i campi dell’esperienza umana e quindi dell’esperienza dei bambini, devono trovare possibilità di ascolto e di sviluppo.

Il bambino
è fatto di cento.

Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare

cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire

cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare..."

 

Loris Malaguzzi

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